Salvare i posti di lavoro alla Ciccolella. Il 21 maggio l’azienda ha formalizzato l’inizio della procedura di riduzione di personale per 242 lavoratori dei 397 presenti nei siti di produzione di Terlizzi e Molfetta in provincia di Bari, Candela in provincia di Foggia e Melfi in provincia di Potenza.
“Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil – si legge in un comunicato – esprimendo forte preoccupazione, giudicano tale decisione sbagliata sia per le gravissime ricadute negative su tante famiglie, sia per il futuro dell’azienda, in una realtà già fortemente compromessa in termini produttivi e occupazionali”.
La richiesta di riduzione del personale avviene, sostengono i sindacati, dopo circa 18 mesi nei quali, un serrato confronto tra organizzazioni sindacali e azienda, aveva permesso di affrontare la grave crisi di mercato, con l’obiettivo di favorire il piano di riconversione aziendale, e sostenere i lavoratori e le loro famiglie con l’attivazione di ammortizzatori sociali.
I rappresentanti dei lavoratori hanno dichiarato l’immediato stato di agitazione di tutti i siti produttivi del gruppo e hanno richiesto un urgente incontro con l’azienda e con le istituzioni locali per individuare ogni possibile soluzione di salvaguardia per i lavoratori interessati.
Puglia, stato di agitazione alla Ciccolella
23 maggio 2012 • 00:00