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Sarà presentata a Bari, mercoledì 2 maggio alle 10.00, in piazza Garibaldi la seconda edizione di “Carosello” l’evento che porta in piazza il Sindacato dei pensionati della Cgil Puglia. Ad illustrare le novità di quest’anno sarà il segretario generale dello Spi Cgil Puglia, Gianni Forte, insieme alle strutture territoriali e ai dirigenti di Lega dei comuni in cui farà tappa “Carosello”. Parteciperà il segretario generale Cgil Puglia, Pino Gesmundo.
Ben tredici le città pugliesi interessate, da maggio a luglio, da incontri, dibattiti, spettacoli e numerosi momenti di intrattenimento animati dall’attore e conduttore Antonio Stornaiolo. Non mancherà il servizio gratuito del controllo pensioni offerto dall’ufficio mobile dello Spi.
“Carosello” 2018 partirà da Brindisi il 10 maggio per poi toccare Taranto, Massafra, Lecce, Cerignola, Molfetta, Trani, Poggiardo, Manfredonia, Andria, Bari (piazza del Ferrarese), Francavilla Fontana. Si chiuderà l’11 luglio a Vieste.
“Dopo il successo dello scorso anno – afferma Forte - abbiamo deciso di raddoppiare le tappe della manifestazione perché abbiamo avvertito che c’è negli anziani, nei pensionati e nelle loro famiglie il bisogno di essere ascoltati, di uscire dalla solitudine in cui spesso è vissuta questa fase della vita. Stare nel Sindacato dei pensionati della Cgil, invece, vuol dire recuperare energie e, come recita il claim della nostra campagna sociale “Vitamina Spi”, è il miglior rimedio contro la sindrome dell’inutilità”.
In quest’edizione di “Carosello” verrà posto l’accento su temi molto sentiti dalla popolazione anziana: la sicurezza e la sanità. Su quest’ultima si concentreranno le iniziative che affronteranno il problema delle liste di attesa, la chiusura dei Punti di Primo Intervento, l’organizzazione dei presidi territoriali di assistenza. Una condizione quella della sanità pugliese molto “sofferta” dagli anziani, soprattutto se affetti da più patologie croniche con necessità di diversi interventi di cura. Se a ciò si aggiunge la posizione di persone sole – donne soprattutto – che non hanno mezzi e possibilità per raggiungere le strutture sanitarie, il senso di disagio ed impotenza si acuiscono fino alla rinuncia alla cura stessa. Uno stato di fragilità cui si sommano spesso situazioni di povertà, visto che buona parte delle pensioni pugliesi è al di sotto dei 500 euro mensili.