"Il blocco dei contratti del pubblico impiego è un vero e proprio dramma, una scelta sbagliata che deprime il lavoro e lo sviluppo, un brutto colpo per l'economia del nostro territorio, stretto dalla morsa di una crisi senza precedenti che ha colpito tutti i settori produttivi e i servizi". Così, in una nota, Claudio di Berardino, segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio. "La perdita reddituale finora subita dai dipendenti pubblici a causa del mancato rinnovo del contratto - continua - ammonta nel Lazio a 1 miliardo e 659 milioni di euro. Se venisse bloccata la contrattazione anche per il 2015, come annunciato dal ministro Madia, a questa cifra da capogiro si dovrebbero aggiungere ulteriori 237 milioni e il reddito perso sfiorerebbe i due miliardi. Tutto questo, oltre a indebolire la contrattazione e la possibilità di riorganizzare e riqualificare il lavoro pubblico - condizione necessaria se si vuole una riforma della Pa che sia grado di migliorare, sburocratizzare, facilitare ai cittadini l'accesso ai servizi, migliorare le condizioni delle persone e favorire le attività produttive – avrà ripercussioni durissime sul Pil regionale, contribuendo a peggiorare l'intero sistema economico del Lazio e continuando a impedire di fatto la crescita dei consumi e quindi la ripresa". "Se pensiamo al famoso bonus di 80 euro in busta paga - conclude Di Berardino - viene davvero da chiedersi dove stia la coerenza...".