“No al trasferimento degli agenti di polizia provinciale nella polizia municipale. No alla cancellazione di funzioni essenziali”. Lo affermano Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, in merito alle anticipazioni sul decreto enti locali. “In un paese come il nostro dal territorio fragile e troppo spesso martoriato, la Polizia provinciale svolge un ruolo cruciale e insostituibile, in difesa della legalità e a tutela dell’ambiente. Per questo, serve subito un incontro col Governo per l'individuazione di una soluzione condivisa, che valorizzi le competenze degli operatori e garantisca cittadini, imprese e comunità”.
“Si fa sempre più insistente in queste ore – proseguono i confederali – la notizia che nel prossimo decreto enti locali, che il Governo dovrebbe approvare a breve, sarebbe previsto il trasferimento degli appartenenti alla Polizia provinciale nei ranghi della Polizia municipale. Una soluzione senza alcuna logica, visto che non contempla il rispetto di una professionalità specifica, frutto di competenze ben precise e di una esperienza decennale in ambiti che richiedono alta specializzazione”.
“Si tratterebbe di una misura approssimativa e sbagliata – rimarcano i sindacati –. I circa 2.800 componenti del corpo di polizia provinciale svolgono un ruolo fondamentale, che va dal controllo ambientale, alla gestione faunistica e ittica ai prodotti del sottobosco, passando per i controlli a tutela della difesa del suolo, fino all'agricoltura, alle aree protette e alle riserve naturali. Materie di interesse generale che non possono essere cancellate. Chiediamo di essere convocati subito dal Governo. Serve un riordino vero delle funzioni di polizia a tutela dell’ambiente e del territorio. E un piano serio per l’impiego e la valorizzazione di risorse umane altamente qualificate, come gli operatori di Polizia provinciale”.
Province, Cgil, Cisl e Uil: no a trasferimento polizia provinciale
I sindacati del pubblico impiego: "Tutela e rispetto territorio cruciale, salvaguardare lavoro e servizi"
25 maggio 2015 • 00:00