“Sarebbe sbagliato accodarsi oggi ai tardivi proclami di allarme che vedo lanciare da più parti. Noi continuiamo a muovere le stesse obiezioni di sempre”: con queste parole Carlo Podda, segretario generale dell'Fp Cgil, commenta le dichiarazioni del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, che ieri (14 febbraio) ha garantito che la Protezione civile non verrà privatizzata. “Attendiamo di vedere il ritiro del decreto - aggiunge il dirigente sindacale -. Se così fosse non potremmo che essere soddisfatti per il risultato finale, l'aver cioè scongiurato la privatizzazione di fatto dello Stato”.

“L'inchiesta non aggiunge nulla. Sapevamo prima - continua Podda - e continuiamo a saperlo oggi, che il sistema di Protezione civile è stato gestito in maniera autoritaria, in deroga alle norme e soprattutto abusando della decretazione e dei commissariamenti. Il modello messo in atto in questi anni è di per se inquietante ed incontrollabile. L'Spa è soltanto la sistematizzazione di un modus operandi che già abbiamo sperimentato sul campo, più utile a distribuire appalti in deroga a ogni norma che a migliorare l'efficienza”.

La Fp Cgil, prosegue Podda,
“si batte affinché si riporti questa struttura a occuparsi di prevenzione e di emergenze, si abbandoni il progetto di Spa, ma sopratutto si abbandoni la strada dei ‘grandi eventi’, vera e propria mutazione della struttura che rappresenta la causa della degenerazione definitiva e del decadimento morale che è sotto gli occhi di tutti. É essenziale fermare il nuovo codice di Protezione civile che arriverebbe persino a consegnare le gestione delle ‘emergenze economico-sociali e ambientali’ e la loro risoluzione in mano ad una struttura che si vorrebbe privatistica”.

“Oggi lo 'scandalo Protezione civile' - conclude Podda - svela al paese il progetto più ampio di privatizzazione dello Stato messo in atto dal governo, che silenziosamente è già riuscito a portare a casa un'altra grande privatizzazione, quella della Difesa, attraverso l'istituzione frettolosa della ‘Difesa Servizi Spa’, un'operazione in tutto e per tutto analoga a quella della ‘Protezione Civile Servizi Spa’. Sebbene non ci si trovi di fronte a fatti corruttivi o ad abusi, il modello utilizzato è lo stesso, stessi i rischi a cui si espongono gli apparati dello Stato. Purtroppo la legge è stata approvata, ma non essendo entrata ancora in funzione la Difesa Spa, sarebbe opportuno, almeno per una volta, fare un passo indietro senza dover attendere l'evidenza di fatti di ‘cattiva’ gestione o, peggio ancora, di una gestione illegale”.