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Vista la sua carriera da accademico, il ministro Francesco Profumo avrà sicuramente dimestichezza con il mestiere, ma anche per lui le centinaia di compiti da correggere spediti a Roma al ministro della scuola da un gruppo di professori delle scuole di Prato, rischiano di essere troppi.
La protesta, dal titolo provocatorio "Pacco al ministro", è stata messa in scena alla vigilia dello sciopero generale della categoria, da un folto gruppo di professori delle scuole di Prato che aderiscono al coordinamento degli insegnanti pratesi (numerose sigle sindacali), che si lamentano delle modifiche previste dal governo riguardo la scuola pubblica. I manifestanti si sono messi in fila alle poste centrali della città, in via Arcivescovo Martini, ed hanno spedito il materiale al ministro (i compiti sono stati naturalmente fotocopiati e privati dei dati sensibili).
Gli insegnati pratesi, in attesa di partecipare alla manifestazione prevista per domani a Roma, hanno sospeso le attività aggiuntive che non si tengono in aula, niente gite, consigli di classe.