Il processo breve? E' "a discapito di chi sta attendendo giustizia". Parola di Roberto Saviano, che, intervistato da Repubblica a proposito del ddl sul processo breve, afferma che "se in Italia qualcuno pensa di avere risposta dallo Stato, sa che spesso non potrà averla".
Saviano cita il processo Spartacus: "Con questa legge il primo grado non sarebbe rientrato nei tempi, sarebbe stato impossibile dimostrare che lo Stato persegue i reati, che è in grado, magari con lentezza, di condannare i colpevoli". Altre tipologie di processi che verrebbero coinvolti, secondo lo scrittore, sono quelli legati ai morti sul lavoro e i casi della "colpa medica".
"Basterebbe poco - aggiunge -, per dimostrare che non si tratti di una norma che fa gli interessi di qualcuno. Dire: ecco, questa legge entrerà in vigore da domani, a partire dai nuovi processi, non ha valore retroattivo. Ma purtroppo così non è".
Processo breve: Saviano, colpisce chi attende giustizia
21 gennaio 2010 • 00:00