È ormai da diverso tempo che Cgil e Libera di Parma hanno intrapreso un percorso di collaborazione e condivisione sui temi della promozione della legalità, del ripristino e rispetto delle regole, dell’attenzione alle infiltrazioni malavitose nel nostro sistema produttivo e istituzionale. Questioni strettamente connesse al Processo Aemilia, salutato fin da subito da entrambe le organizzazioni come una importante opportunità per dare un segnale di inversione di rotta rispetto a fenomeni troppo a lungo rimossi e per questo tanto più pervasivi e dannosi.
Proprio per non abbassare la guardia e far sentire la voce della società civile, del mondo del lavoro, insomma di quella parte sana della società che si ribella e si dispone ad agire contro quel sistema criminale, le due organizzazioni ritengono utile convocare una conferenza stampa per aprire una riflessione sulle prime risultanze del Processo Aemilia, con particolare riferimento all'impatto sul nostro territorio e alle preoccupazioni sulla penetrazione della criminalità nel tessuto produttivo parmense.
L’incontro, in programma per venerdì 9 settembre, alle ore 11 nella sala riunioni al 4° piano della Camera del Lavoro in via Casati Confalonieri, 5/A, sarà anche occasione per lanciare alcune proposte operative a partire da un protocollo con il tribunale sulla gestione dei beni confiscati. Interverranno per la Cgil di Parma, Massimo Bussandri (segretario generale) e Giuseppe Braglia (segretario confederale), insieme a Carlo Cantini e Antonio Pignalosa di Libera Parma.