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Presenza simbolica della Fp Cgil Area Vasta all’inaugurazione dell’anno giudiziario. “La cultura della legalità è condicio sine qua non per il lavoro e il riscatto sociale della Calabria”, afferma l’organizzazione sindacale che comprende le province di Catanzaro, Crotone e Vibo, denunciando “le gravi carenze di organico del distretto della Corte d’Appello”. Sono questi i concetti cardine espressi, a più voci e in maniera unanime, nel corso dell’ultimo direttivo regionale della Funzione pubblica della Cgil Area Vasta, guidata dal segretario generale, Franco Grillo. Assise che ha visto, tra gli altri, la presenza della segretaria regionale Alessandra Baldari e del segretario nazionale della Fp Cgil Fabrizio Rossetti.
A rappresentarla, nell’aula della Corte d’Assise di Catanzaro, Sergio Rotella, coordinatore Ministeri e Giustizia e Giovanna Folino Gallo, esponente della segreteria. “La relazione di alto profilo del presidente della Corte di Appello Domenico Introcaso, gli interventi significativi dei rappresentati del ministero della Giustizia, nonché dei magistrati e degli avvocati, ci inducono a denunciare, ancora una volta – hanno affermato Folino Gallo e Rotella – le gravi carenze di organico presenti nel distretto della Corte d’Appello di Catanzaro. Più volte la Cgil ha evidenziato che i processi si possono affrontare solo con il supporto di un adeguato numero di lavoratori. Soprattutto in un territorio dove vi è un alto tasso percentuale di criminalità organizzata. La Corte d’Appello di Catanzaro non è un distretto qualsiasi – hanno aggiunto i due dirigenti sindacali –. Ribadiamo, pertanto, che se non si provvederà a implementare, con la massima urgenza, il personale degli uffici giudiziari e del distretto (che conta sette tribunali) si rischia di rendere vano parte dell’eccezionale lavoro d’indagine svolto dalla Procura di Catanzaro e dalle forze dell’ordine nell’inchiesta denominata da Gratteri Rinascita Scott”.
In riferimento ai pensionamenti e alla mancanza di un turnover del personale, la Fp Cgil ha inoltre messo in evidenza che già nei prossimi giorni le scrivanie saranno vuote in tutti gli uffici, considerato che l’età media dei lavoratori è decisamente alta. La riflessione dei due sindacalisti si è soffermata, quindi, sulle dinamiche occupazionali: “Da tempo segnaliamo ai vertici nazionali del ministero la necessità di un grande piano occupazionale nel settore della Giustizia. In attesa che ai dipendenti a tempo indeterminato venga riconosciuto il passaggio all’area successiva, sarebbe opportuno potenziare gli uffici, attraverso lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi già espletati e procedendo alle assunzioni tramite i Centri per l’impiego. Questa organizzazione sindacale dunque esprime la propria soddisfazione per l’intervento della dirigente Carmela Bonarrigo che ha espresso parole di elogio nei confronti del personale giudiziario e dei tirocinanti che, in questi anni, hanno dato un contributo professionale importante”. In particolare, per quanto riguarda la vertenza dei precari della giustizia, seguita dalla Fp Cgil, i due dirigenti sindacali assicurano che “saranno prese immediatamente iniziative incisive a tutela dei tirocinanti”.