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Toscana. Quest'anno alcune catene della grande distribuzione hanno deciso di sferrare un attacco anche alla festa dei lavoratori. Da quando è entrato in vigore il decreto Monti, che permette alla aziende di poter stare aperti tutte le festività, "è stato un continuo attacco alle festività civili e religiose, quest'anno anche al 1° Maggio", si legge in un comunicato della Cgil regionale. Per questo le organizzazioni sindacali regionali di categoria (Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Toscana) hanno proclamato anche quest'anno lo sciopero e l'astensione dal lavoro per il Primo Maggio, per permettere alle lavoratrici e lavoratori di festeggiare questa ricorrenza così piena di valori e significato.
Per la prima volta anche Carrefour terrà aperti gli ipermercati della Toscana e proprio contro Carrefour si concentra la risposta sindacale. A Pisa domani sabato 30 aprile si terrà lo sciopero provinciale unitario di 8 ore per le aziende di Federdistribuzione (associazione alla quale aderisce l'azienda francese) con presidio e volantinaggio davanti all'ipermercato Carrefour del pisano; a Massa Carrara la Cgil terrà la propria manifestazione del Primo Maggio proprio davanti all'ipermercato per contestare la decisione di tenere aperto il Centro commerciale (durante la manifestazione sarà celebrato il funerale del 1° Maggio e poi si procederà con la tradizionale merenda del 1° Maggio con fave e pecorino); a Lucca, infine, ci sarà un pullman itinerante che farà tappa in tutti i punti vendita aperti del territorio, con tappe a Carrefour, Mercatone, Penny e Conad.
"È incomprensibile e ingiustificabile questa spinta al sempre aperto - dichiara Cinzia Bernardini, segretaria della Filcams Cgil Toscana - soprattutto da parte di Carrefour. Infatti la completa liberalizzazione delle aperture e degli orari, con centri commerciali e negozi aperti 365 giorni l'anno, a volte h24, non è servita ad arginare la crisi, non ha creato occupazione né impedito le chiusure di negozi e i licenziamenti di lavoratori, con l'attacco ai diritti e al salario. Di sicuro si è tolto tempo libero e peggiorato le condizioni di vita e di lavoro delle centinaia di migliaia di lavoratori, per la maggioranza donne, che operano nel commercio".
In Toscana, oltre a Carrefour, staranno aperti alcuni negozi Conad, Obi e Pam. Penny Market. Per Carrefour con una contraddizione in più: staranno aperti in Italia e invece in Francia, ma anche in quasi tutta Europa, staranno chiusi. La maggioranza della grande distribuzione terrà le saracinesche abbassate, chiusi i punti vendita di Unicoop Firenze, Esselunga, Unicoop Tirreno, Ikea, Panorama. "Chiediamo a tutti i cittadini di non andare a fare la spesa per il Primo Maggio - conclude Bernardini -: non sacrifichiamo al consumo festività così importanti per il loro valore storico e sociale, che rappresentano l'identità collettiva, non solo in Italia, infatti il Primo Maggio è una festività in tanti Paesi del Mondo. La Festa non si vende, si vive”.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil chiedono che venga riaperta la discussione sul disegno di legge per la revisione del decreto Monti sulle liberalizzazioni che, approvato alla Camera a settembre 2015, giace abbandonato al Senato e che prevede la chiusura obbligatoria in alcune festività civili e religiose.