'Una tragedia provocata dalla disperazione per la precarietà del lavoro e che poteva essere evitata'. Così Cgil, Cisl, Uil e Ugl commentano la morte del lavoratore di 53 anni, che si è sparato ieri un colpo di pistola alla testa in una piazzuola di sosta dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria. L'uomo era impiegato alla ex Why Not e veniva utilizzato in modo saltuario nei servizi esternalizzati della Regione Calabria.
I lavoratori ex Why Not sono da mesi senza stipendio e attendono il rifinanziamento della legge regionale che dovrebbe loro garantire l'occupazione, ricordano i sindacati, che sospendono per tutta la settimana assemblee e iniziative di lotta. Esprimono quindi "cordoglio per la morte ma anche sdegno, rabbia e dolore per una tragedia che poteva essere senz'altro evitata. In questa triste circostanza, intendiamo ribadire che circa 300 famiglie, con bambini, stanno vivendo la medesima situazione di grave criticità economica del collega, per una legge regionale che non è stata finanziata".
Precario suicida: sindacati, poteva essere evitato
21 aprile 2009 • 00:00