“La metà delle maestranze, cioè i parasubordinati, guadagna meno di 10mila euro l'anno; va un po' meglio ai tecnici-operatori, ma solo perché lavorano con più continuità". A dirlo è Emanuele Toscano, ricercatore dell'Associazione Bruno Trentin, presentando una ricerca promossa dalla Slc Cgil sui precari dell'emittenza radiotelevisiva. "Altro problema - sottolinea il ricercatore - è il ritardo nei pagamenti, che per oltre 17% di questi lavoratori supera i tre mesi”.
Precari radio/tv: ricerca, metà non supera 10mila euro
11 novembre 2014 • 00:00