Una stretta sugli stage (gratuiti solo fino a due mesi, oltre quel limite vanno remunerati) e all'abuso dei co.co.pro. Ma soprattutto, il contratto unico a tempo indeterminato "senza tutela reale" al posto di tutte le forme contrattuali subordinate e parasubordinate attualmente in uso. Lo prevede una proposta di legge presentata oggi, 7 aprile, alla Camera a firma Enzo Raisi e Benedetto Della Vedova.

Nella proposta, il datore di lavoro diventa così libero di licenziare, ma a un costo: un'indennità pari almeno a tanti dodicesimi della retribuzione lorda complessivamente goduta nell'ultimo anno di lavoro quanti sono gli anni compiuti di anzianità di servizio in azienda. Allo stesso lavoratore, in più, il sistema di welfare corrisponderà una ulteriore somma a titolo di indennità di disoccupazione, e ciò a prescindere dal settore d'impiego o dal lavoro svolto.

Previsto anche un riequilibrio della spesa sociale di stampo europeo: l'allungamento dell'età pensionabile per finanziare quel welfare delle opportunità, fatto di sostegno alla maternità e alla paternità, una formazione professionale qualificante e un irrobustimento delle aspettative pensionistiche dei lavoratori più giovani. Quanto al lavoro autonomo, un riconoscimento delle nuove professioni spontaneamente formatesi sul mercato- oggi prive di tutela- e il contestuale abbattimento delle troppe barriere all'ingresso delle professioni ordinistiche. Infine, per promuovere le start-up tecnologiche, l'istituzione di un fondo per il venture capital.