Precari della pubblica amministrazione: Cgil e Fp Cgil della Sicilia chiederanno a Cisl e Uil di “intraprendere un percorso unitario di mobilitazione per affrontare problematiche via via sempre più gravi, rispetto alle quali non si hanno risposte del governo”. Intanto hanno dichiarato lo stato di agitazione. Dopo l’abolizione delle province si avvicina una data cruciale, il 31 dicembre, “senza che nessun confronto sia stato ancora avviato con le organizzazioni sindacali pur in presenza di molte criticità”, denunciano la Cgil e la Funzione pubblica regionale.
All'inizio dell’anno prossimo, spiegano Mimma Argurio (Cgil) ed Enzo Abbinanti (Fp) "devono partire i processi di stabilizzazione dei precari e il riordino istituzionale con l’istituzione dei consorzi dei comuni”. Per quanto riguarda i precari Argurio e Abbinanti rilevano che “il decreto del governo nazionale non risolve il problema della definitiva stabilizzazione. Occorre dunque costruire "un percorso legislativo regionale che consenta di applicare senza soluzione di continuità per tutti i lavoratori le norme nazionali, con le dovute coperture finanziarie, garantendo le proroghe via via necessarie in attesa che si completino tutte le stabilizzazioni”.
Per le province “la situazione è gravissima – denunciano Cgil e Fp – con amministrazioni che non sono neanche in condizione di chiudere i bilanci e che non sanno quale destino li attenda considerato che ancora la Regione non ha elaborato un piano organico su assetti, funzioni, personale e risorse”.
Precari P.a.: stato di agitazione in Sicilia
23 ottobre 2013 • 00:00