"Con una lettera di licenziamento inviata a decine di precari, l'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) ha comunicato la decisione di ritenere concluse a fine anno le procedure di stabilizzazione con una interpretazione forzata ed errata delle norme". A dirlo in una nota è il segretario generale della Flc Cgil, Domenico Pantaleo.

Molti precari dell'Infn, ricercatori, tecnologi, tecnici e amministrativi, si legge nella nota, “per la cui formazione secondo stime attuali lo Stato investe sino a 500mila euro ognuno, a fine anno perderanno, insieme al diritto a essere stabilizzati, il posto di lavoro". Dopo l’Ispra anche Infn, quindi, sceglie la strada dei licenziamenti. "Nel ribadire la convinzione - prosegue Pantaleo - che la stabilizzazione dei precari rappresenti per i singoli interessati oltre che un diritto soggettivo un interesse prioritario del nostro paese, la Flc Cgil - conclude la nota - si opporrà con tutte le forze a questo atto sconcertante e illegittimo. Si confermano ogni giorno di più le ragioni dello sciopero generale di venerdì 11 dicembre”.