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Cgil e Fp Cgil il 28 aprile, martedì prossimo, saranno in piazza a Roma per chiedere "il riconoscimento del lavoro dei 2.650 tirocinanti della giustizia che da cinque anni operano nei tribunali di tutta Italia e che il 1 maggio rischiano di essere mandati a casa".
I lavoratori tirocinanti della giustizia - ex cassintegrati, lavoratori in mobilità e disoccupati - dal 2010 svolgono tirocini formativi negli uffici giudiziari del Paese e, supplendo alla grave carenza di organico del comparto, garantiscono la prosecuzione delle attività con una retribuzione al di sotto della soglia di sussistenza. La forma del tirocinio per Cgil e Fp Cgil "è stata utilizzata in modo improprio per mascherare veri e propri rapporti di lavoro subordinato: l'attività lavorativa deve essere riconosciuta attraverso un percorso di contrattualizzazione".
Per questo, dopo le iniziative territoriali dello scorso 17 aprile, la mobilitazione di confederazione e categoria continua martedì prossimo con una manifestazione nazionale a Roma, articolata in due presidi: dalle 10 alle 13 in piazza Cairoli (lato Ministero della Giustizia) e dalle 14 alle 19 in piazza Montecitorio, davanti alla Camera dei deputati.