"Il governo fa norme sbagliate, che non condividiamo, che crediamo siano anche incostituzionali”. Lo ha dichiarato ai microfoni di RadioArticolo1 Fulvio Fammoni, segretario confederale della Cgil, ospite della trasmissione Italiaparla dedicata al collegato lavoro. “Quando il governo di un paese cambia quello che le persone conoscono come loro diritto, ha in ogni caso il dovere di informarli. Avrebbe potuto usare uno strumento straordinario come la pubblicità istituzionale, ma se ne è guardato bene da utilizzarlo".
"La Cgil - ha spiegato Fammoni - sta cercando di aiutare i lavoratori precari a non perdere un diritto. Siamo nella più grande crisi occupazionale che molti hanno conosciuto. Ma il governo non fa altro che mettere i lavoratori di fronte alla scelta di perdere per sempre i loro diritti o ricorrere di fronte ad un contratto illegittimo. La Cgil è stata e resta a disposizione di tutti coloro che hanno chiesto informazioni e aiuto".
A causa delle norme del collegato lavoro, "dopo il 23 gennaio - ha concluso il dirigente sindacale - ci saranno tantissime persone che faranno causa e si sentiranno rispondere che i loro diritti sono scaduti. In questo c’è un evidente vizio di incostituzionalità e ci sono già molti pronunciamenti di magistrati che rinviano questo aspetto alla Corte Costituzionale".
Precari: Fammoni, collegato lavoro incostituzionale
21 gennaio 2011 • 00:00