Ieri il Ministro Brunetta, nel corso della prima illustrazione del monitoraggio sul lavoro precario nella pubblica amministrazione, "ha di fatto licenziato 1872 lavoratori a tempo determinato della Croce Rossa Italiana, definendoli non stabilizzabili perché non in possesso dei requisiti stabiliti dalla legge. Ad affermarlo è Alfredo Garzi segretario nazionale Fp Cgil in un comunicato.

Nello specifico, Garzi sottolinea che "lo stesso Ministro ha evidenziato l’impossibilità di stabilizzazione di quei lavoratori perché, a suo dire, non in possesso della prevista anzianità di servizio nel rapporto con la Cri". Ma per la Fp-Cgil non è vero quanto sostiene Brunetta: "quei lavoratori precari hanno tutti un rapporto di lavoro con la Croce Rossa Italiana e tutti hanno le anzianità previste dalle leggi vigenti".

"Le Asl e le Regioni - dice Garzi - dovrebbe sapere il ministro, stipulano convenzioni con la Croce Rossa, ma i rapporti di lavoro per l’esercizio delle funzioni affidate sono nelle responsabilità dello stesso Ente. Poi - prosegue il sindacalista - spieghi il Ministro com’è possibile che dopo un solo giorno da quelle sue dichiarazioni, il Dipartimento della Funzione Pubblica, lo stesso che lui rappresenta, ha dichiarato, nel corso di un tentativo di conciliazione presso il Ministero del Lavoro,  che 'la richiesta di stabilizzazione del personale precario della Croce Rossa Italiana può e deve trovare risposta con quanto previsto dai commi 366 e 367 della legge 244/2007'.

"Oggi - conclude Garzi
nel suo comunicato - non c’è bisogno che sia la Cgil a smentire il Ministro Brunetta. Ci ha pensato lo stesso Ministero della Funzione Pubblica".