"Siamo costretti nuovamente a denunciare l’immobilismo della Regione Campania, dopo gli annunci di questi giorni in relazione ai lavori di riqualificazione del Rione Terra a Pozzuoli. Opere strategiche per il piano di recupero e di riqualificazione del Rione Terra e della città – in particolare la Cattedrale, il percorso archeologico del Rione e le vie di accesso - da tempo programmate e finanziate, attendono invano di essere riavviate". E' quanto sottolinea, in una nota, il segretario generale della Fillea-Cgil di Napoli, Ciro Nappo.

"Al di là delle occasione perdute - precisa Nappo - l’immobilismo della Giunta Regionale sta mietendo ogni giorno nuove vittime. Nelle ultime settimane le imprese appaltatrici dei lavori, in assenza di segnali chiari di erogazione dei finanziamenti, hanno continuato a collocare in cassa integrazione i propri dipendenti. E la situazione diventerà, senza segnali forti, ancora più critica nei prossimi giorni".

"Centinaia di lavoratori - aggiunge Nappo - sono purtroppo a rischio licenziamento e sulle loro famiglie finirà con l’abbattersi il costo maggiore di questa ulteriore e catastrofica crisi. Nel frattempo si annuncia che è stato trovato l’accordo tra il governo e la Regione Campania per completare alcune opere con lo sblocco di 33 milioni di euro".

"La Fillea-Cgil - conclude Nappo - chiede alla Regione Campania e alle imprese di impegnarsi nell’immediato in un patto che consenta l'urgente riapertura dei cantieri e la ripresa dei lavori entro i 15 giorni annunciati dal presidente Caldoro e promuoverà tutte le iniziative a tutela dei lavoratori gìà espulsi dai cantieri e di quelli a rischio di licenziamento, per salvaguardare l'occupazione e il salario affinché cresca nel territorio la solidarietà per tali lavoratori e la richiesta di fruibilità collettiva di un giacimento culturale così unico e determinante".