“Proprio perché consapevole della grave condizione di disagio economico e sociale in cui versano moltissime persone e della mancanza nel nostro paese di uno strumento nazionale di contrasto alla povertà, fin dall’inizio del mandato il Governo si è impegnato per dare risposte concrete a chi è in difficoltà”. Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, nel commentare i rilievi del Comitato europeo dei diritti sociali del Consiglio d’Europa, contenuti nel rapporto sul rispetto della carta sociale europea nel periodo 2008-2011, ricorda che il Governo ha destinato circa 800 milioni per la lotta alla povertà e l’esclusione sociale, potenziando le iniziative già esistenti, allargando la platea dei beneficiari della nuova Carta di inclusione (oltre 400.000 persone saranno raggiunte nel 2014) e introducendo la sperimentazione del Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA), strumento universale di contrasto alla povertà concepito secondo le migliori pratiche internazionali, da portare a regime nel 2015.
“Rispetto al periodo a cui guarda il Rapporto, quindi, il nostro paese ha fatto molti passi avanti. Il Governo ha dimostrato grande preoccupazione e attenzione all’aumento della povertà assoluta conseguente al protrarsi della crisi, testimoniato anche dai dati relativi al 2012 pubblicati nei giorni scorsi dalla Banca d'Italia”, sottolinea il Ministro. “Vanno in tale direzione anche la riforma dell’Isee, entrato in vigore il 1° gennaio di quest’anno, che renderà più equo l’accesso ai servizi da parte delle persone che ne hanno effettivamente bisogno, ed un aumento delle risorse a favore delle persone con disabilità e non autosufficienti”.
Povertà: Giovannini, dal 2011 passi avanti verso politiche di contrasto
29 gennaio 2014 • 00:00