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“Apprendiamo con forte preoccupazione la notizia della perdita della commessa Poste per l'azienda Abramo Printing & Logistics, che mette a rischio 200 posti di lavoro. Quanto emerso nel comunicato aziendale, se confermato, sarebbe di gravità inaudita. Non sarebbe la prima volta che Poste Italiane manda in difficoltà aziende calabresi per una gestione poco chiara negli appalti”. È quanto afferma la Slc Cgil regionale in una nota. “Da quattro anni – ricorda il sindacato –, la crisi complessiva che ha investito il settore della stampa costringe i lavoratori di questa azienda a pesanti sacrifici. Per contrastare gli esuberi e scongiurare i licenziamenti sono stati stipulati accordi di cassa integrazione prima e di solidarietà poi, l'ultimo sottoscritto poco più di un mese fa fino a settembre 2018”.
“Già in passato dunque – insiste la Slc – siamo stati costretti a gestire crisi a causa di scelte scellerate nell'affidare appalti ben al di sotto del costo del lavoro. E nonostante l'azienda in questione abbia dimostrato pesanti lacune, specie nella pianificazione delle attività e nella gestione delle risorse umane, la professionalità dei lavoratori e la serietà delle organizzazioni sindacali hanno favorito il mantenimento del perimetro occupazionale, scongiurando i licenziamenti. Questa ulteriore perdita di attività, però, grida vendetta, specie se fosse confermato il ribasso di oltre il 20 per cento del prezzo di aggiudicazione dell'appalto”.
“Qualora attraverso il dialogo non si trovassero soluzioni – conclude la nota – non esiteremo a investire del problema le autorità competenti in materia di anticorruzione e gestione degli appalti. Troppi posti di lavoro sono messi a rischio in questa terra per una gestione allegra negli appalti, e non è accettabile che Poste Italiane, azienda a maggioranza pubblica, ignorando il rispetto della legge, metta in ginocchio centinaia di lavoratori calabresi”.