“Nel corso di questi ultimi anni, i lavoratori di Poste italiane sono stati al centro di una condizione lavorativa svantaggiata e precaria, per motivi legati a una più ampia e distorta idea del lavoro da parte della classe politica e per la reiterata assenza del ccnl. Lavoratori e sindacati si sono trovati ad affrontare un massivo ricorso a forme di lavoro flessibile (contratto a tempo determinato) e part-time e le condizioni economiche di mera sussistenza applicate ai lavoratori delle aziende in appalto”, sostengono Cgil e Slc.
“Le battaglie e le conquiste sindacali di questi anni (stabilizzazione dei precari, applicazione di tutele sociali tra le altre cose), e che si protrarranno anche nell’immediato futuro, vedono il proprio apice nella raggiunta intesa sul rinnovo del contratto nazionale della più grande azienda italiana, con una corposa storia alle spalle e un futuro da strutturare nell’ambito di un mercato in costante evoluzione”, rilevano ancora Cgil e Slc.
Di tutto questo, e di come nell’ambito di Poste i ruoli dei dipendenti si siano evoluti negli anni e delle sfide che attendono anche il sindacato per dare una risposta adeguata e una prospettiva a quelle migliaia di persone che saranno coinvolte in un processo così importante, se ne parlerà, insieme ai lavoratori di Poste, mercoledì 13 dicembre, presso la sede della Cgil nazionale a Roma. Interverranno Nicola Di Ceglie, segretario nazionale Slc; Tania Scacchetti, segretaria Cgil confederale; concluderà Vincenzo Colla, segretario Cgil confederale. Coordina il dibattito Martina Tomassini, Slc nazionale.