“Ma come? Ma dove è il ministro Scajola che aveva messo in sicurezza la chimica e il ciclo integrato del cloro”. E’ quanto afferma in una nota Alberto Morselli, segretario generale della Filctem Cgil, commentando la notizia della messa in cassa integrazione, da lunedì (primo febbraio), dei 300 operai di Vinyls Italia, sito industriale di Porto Marghera (Venezia).
“Sono mesi che discutiamo - sottolinea il dirigente sindacale - sul futuro degli impianti di Marghera, Porto Torres, Ravenna; abbiamo firmato il primo dicembre scorso un'intesa al ministero del Lavoro che prevedeva la ripresa graduale della produzione dopo il 15 dicembre. Ciò nonostante - aggiunge Morselli - siamo tornati al punto di partenza, come in un pericolosissimo gioco dell'oca, ma in questo caso, è fatto tutto sulla pelle di centinaia di famiglie”.
Il segretario generale della Filctem chiama in causa direttamente il ministro Scajola: “Non sarà anche che tre commissari siano troppi, e che ne basterebbe uno soltanto, ma con l'obiettivo chiaro della ripresa dell'attività industriale?. Noi certo non staremo con le mani in mano - prosegue Morselli - a guardare la fine della chimica, senza chiedere in ultima istanza anche l'impegno diretto dell'Eni”.
“Se la situazione non cambia subito - conclude il comunicato - sarà inevitabile il ricorso alla mobilitazione e ad una manifestazione nazionale a Roma in concomitanza dell'imminente incontro previsto al ministero dello Sviluppo Economico per i primi giorni di febbraio”.
Porto Marghera: salta accordo Vinyls, 300 operai in cig
29 gennaio 2010 • 00:00