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Rientrano in fabbrica i 19 operai della Fiat di Pomigliano, dopo che la Corte di appello di Roma ha disposto la riassunzione da parte del Lingotto. Lo riferiscono fonti di agenzia. Domani (28 novembre) "Fabbrica Italia Pomigliano" riassumerà i lavoratori iscritti alla Fiom Cgil in ottemperanza all'ordinanza della Corte dello scorso 19 ottobre. Lo comunica la Fiat in una nota. Gli operai avevano fatto ricorso presso il Tribunale romano per discriminazione.
"E' una bella giornata, siamo riusciti a far entrare i primi 19, ma ci arrenderemo solo quando tutti i lavoratori in cassa integrazione saranno assunti". Questo il primo commento del segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, sulla riassunzione. "Non è solo una vittoria per la Fiom - aggiunge - e il fatto che possono lavorare senza discriminazione, ma anche una vittoria per la Costituzione e la democrazia. Vuol dire sancire un diritto che vale per tutti i lavoratori".
I lavoratori coinvolti sono stati convocati ieri dall'azienda per "comunicazioni urgenti", quindi si sono messi in contatto con i legali del sindacato e con i responsabili dello stabilimento.
Intanto continua la polemica da parte della Fiat. L'assunzione dei 19 è "un passaggio in Fabbrica Italia Pomigliano anticipato rispetto a tutti gli altri dipendenti - si legge nella nota del Lingotto - e da' una posizione di privilegio che non ha alcuna ragionevolezza".