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Si tiene oggi, lunedì 26 febbraio, a Roma un convegno sull’inclusione scolastica dal titolo “Il futuro siamo noi, al di là della caverna”. L’inziativa, che avrà luogo nell’aula magna del liceo scientifico statale Francesco d’Assisi e vedrà la partecipazione di Nina Daita, responsabile dell’ufficio politiche per la disabilità della Cgil, sarà conclusa dalla segretaria generale della confederazione di corso d’Italia Susanna Camusso. “L’idea dell'iniziativa – spiega Daita – è nata durante una lezione di alternanza scuola-lavoro con uno studente che sta svolgendo un’importante ricerca sull’inclusione scolastica e lavorativa delle persone con disabilità in Italia e nel resto d'Europa. Da lui è venuta la sollecitazione a svolgere questo convegno e a utilizzare i preziosi contributi degli studenti e del corpo docente del suo liceo, che si trova nella periferia della capitale”.
L’Italia, fanno sapere all’ufficio politiche per la disabilità della Cgil, è stata premiata dall’Onu per le sue politiche inclusive. A differenza dei sistemi educativi degli altri Stati membri dell’Unione, non esistono nel nostro Paese classi speciali per gli studenti disabili. Con i suoi 30 anni di esperienza, il nostro sistema inclusivo è un modello di progettualità articolata, perché valorizza le risorse del territorio e le reali competenze degli insegnanti. “Per questo è importante che il nostro sindacato si impegni in questi progetti – prosegue Daita –, che ponga l’attenzione soprattutto nella difesa dei diritti delle persone meno forti, rendendo protagonisti gli stessi studenti disabili con progetti di alternanza scuola-lavoro nelle sedi sindacali, perché si giunga a una piena inclusione, formando le nuove classi dirigenti, senza lasciare ai margini nessuno”.
La disabilità intellettiva, i disturbi dell’apprendimento e quelli dello sviluppo rappresentano i problemi più frequenti tra gli alunni con disabilità, sia nella scuola primaria che in quella secondaria di primo grado. La percentuale più elevata di alunni con disabilità nella scuola si riscontra in Abruzzo e in Sicilia per la primaria (3,6%) e ancora in Abruzzo per la secondaria di primo grado (4,8%), mentre la percentuale minore si registra in Basilicata (il 2,3% degli alunni della scuola primaria e il 2,7% di quelli della scuola secondaria di primo grado). “Alla luce degli ultimi avvenimenti divulgati dalla stampa di affermazioni avverse nei confronti degli studenti con disabilità – conclude Daita –, è importante ribadire con forza che l'inclusione scolastica è fondamentale ed è un bene per tutti”.