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C'è l’impegno dell’azienda a far rientrare parte delle attrezzature legate alle attività produttive del sito di Plastiche Melfi a partire dall'inizio di questa settimana. Il risultato è arrivato al termine dell’incontro che si è svolto in Confindustria tra le organizzazioni sindacali, Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil e Fismic, e la società Plastiche Melfi.
“L’azienda ha confermato la strategicità del sito e la piena occupazione di tutti i lavoratori e l’applicazione completa del piano industriale presentato a marzo 2019”, spiegano in una nota i sindacati, che, nel corso dell'incontro, hanno denunciato con forza la direzione che nei giorni scorsi aveva svuotato lo stabilimento, smontando tutti gli impianti e provando a delocalizzazione tutte le produzioni, lasciando i lavoratori fuori dai cancelli senza alcuna spiegazione e soprattutto senza alcuna copertura.
Il sindacato ha chiesto alla Plastiche Melfi il “rispetto della dignità” dei 40 lavoratori e dei 20 lavoratori in somministrazione, la loro garanzia occupazionale e il ripristino di tutte le produzioni nel sito di Melfi. I sindacati hanno inoltre chiesto il rispetto del piano industriale presentato dall’azienda in un incontro che si è svolto in Confindustria a marzo 2019 che prevedeva investimenti importanti pari a 900mila euro e la piena occupazione dei lavoratori del sito Plastiche Melfi.
“Abbiamo ottenuto da subito l’inizio dei lavori di ristrutturazione del sito e un monitoraggio costante a verifica dello stato di avanzamento dei lavori, oltre alla copertura salariale attraverso l’apertura della cassa integrazione per 4 settimane, tempo necessario per i lavori di ristrutturazione”, spiegano ancora Fiom, Fim, Uilm e Fismic.
Alla fine della riunione in tarda serata i sindacati hanno svolto l’assemblea con i lavoratori che erano in presidio, illustrando l'esito dell’incontro. Durante le assemblee si è definito di mantenere il presidio davanti i cancelli della Plastiche Melfi, al fine di monitorare il rispetto del cronoprogramma sottoscritto nel verbale e favorire al più presto il rientro a lavoro di tutti i lavoratori.