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Il 19 giugno si è svolto a Milano, presso la sede della società Pirelli, l’incontro con le segreterie nazionali assistite dalle strutture territoriali e dalle Rsu degli stabilimenti di Settimo Torinese, Bollate e della sede centrale. Lo riferiscono Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil in una nota. L’azienda ha illustrato i risultati ottenuti a livello globale del gruppo relativamente al 2018, che si dimostrano positivi sia in termini di fatturato che di Ebit nonostante il mercato a livello europeo continui ad essere stagnante. La strategia industriale e commerciale messa in campo, puntando sui prodotti ad alto valore aggiunto dedicati ai grandi marchi automobilistici con accordi di fornitura del “primo equipaggiamento” e di prodotti “marcati” specifici per ogni brand, si è rivelata vincente e ha consentito l’ottenimento di ottimi risultati.
Pirelli ha dichiarato di voler proseguire con tale strategia puntando decisamente sui prodotti premium 17-18-19 pollici e oltre e riducendo gradualmente la produzione degli pneumatici a “basso calettamento” (13-14-15-16 pollici) sui quali ormai la competizione dei produttori asiatici non consente costi di produzioni industriali sostenibili in Europa e strategie commerciali tese a vendere tali prodotti nelle catene di grande distribuzione.
Tale scelta strategica, riferiscono i sindacati, ha ovviamente un impatto anche sugli assetti industriali nel nostro Paese, in particolare nello stabilimento di Bollate e come conseguenza indiretta la progressiva chiusura della sala mescole ovest nello stabilimento di Settimo Torinese, senza ricadute traumatiche sull’occupazione. Su Bollate la società ha presentato un progetto che prevede, a partire dalla metà del 2020, la chiusura della produzione degli pneumatici 16”, il mantenimento della produzione delle specialities e un importante investimento (16 milioni di euro) per installare un nuovo impianto di produzione dedicato agli pneumatici per le biciclette (Velo) per uso sportivo professionistico e per il segmento di utilizzo urbano che rappresenta un mercato in forte espansione nei prossimi anni.
Lo stabilimento di Bollate diventerebbe l’unico punto di produzione e di sviluppo tecnologico di tale prodotto per tutto il mercato globale nel gruppo Pirelli. A regime, nella seconda metà del 2021, il piano prevede un sostanziale mantenimento dell’occupazione, con possibilità di sviluppo in funzione delle potenzialità prevedibili per questo mercato. Per lo stabilimento di Settimo Torinese sono previsti ulteriori investimenti pari a 16 milioni di euro dedicati al continuo sviluppo delle produzioni sull’alto di gamma di primo equipaggiamento e prodotti marcati.
Da parte loro, i sindacati hanno espresso "un giudizio sostanzialmente positivo relativamente al progetto, che consentirebbe dopo anni di sacrifici da parte dei lavoratori e incertezze rispetto al futuro, di avere una visione di medio-lungo periodo caratterizzata da stabilità produttiva e occupazionale. Il progetto rappresenta, in tal senso, un punto di svolta fondamentale per garantire la permanenza delle attività produttive di Bollate e il suo potenziale sviluppo in un’ottica globale degli assetti del gruppo".
Le organizzazioni "hanno immediatamente richiesto alla società l’attuazione di un confronto a livello locale per determinare e concordare le modalità di gestione e di implementazione del progetto - proseguono -. In particolare su Bollate, considerati i tempi non brevi per la realizzazione del piano industriale e la conseguente necessità di ricorrere agli ammortizzatori sociali per proteggere il reddito dei lavoratori sarà necessario e imprescindibile definire un percorso di coinvolgimento e di verifica congiunta in grado di costruire un piano sociale di gestione legato al crono-programma presentato dall’azienda in modo tale di garantire attraverso un accordo un percorso condiviso".