Valerio Caramassi, presidente di RiMateria, società che si occupa di smaltimento dei rifiuti nell'area industriale di Piombino, è stato oggetto di pesanti minacce di morte. "Minacciare di morte, aggredire, intimidire, sono le pratiche della cultura mafiosa e sia chiaro a chiunque che questa è incompatibile col nostro territorio, con i cittadini, con i lavoratori e con le istituzioni, che mai si piegheranno alla violenza e all’ingiustizia", così in una nota la Cgil di Livorno.

"Oggi ancora più di ieri - prosegue la nota - la Cgil chiede a tutte le istituzioni e agli imprenditori di proseguire, con ancora più determinazione, il lavoro di rilancio economico-industriale dell’intera Val di Cornia, con la riapertura e il rilancio di tutti i siti produttivi, insieme al risanamento ambientale e al necessario servizio di RiMateria".

"L’intero territorio ha necessità di risposte e di rilancio, sia in termini occupazionali che in termini ambientali, e la Cgil, insieme all’intera collettività, si opporrà a chiunque voglia ritardarlo o interromperlo, ancora di più se messo in atto attraverso la violenza della cultura mafiosa", conclude il sindacato.