“I dati sul prodotto interno lordo relativi al terzo trimestre 2009, forniti oggi dall’Istat, non giustificano nessuna euforia ma dimostrano, al contrario, che senza interventi significativi da parte del governo ci vorranno almeno sette, otto anni per ritornare alla situazione antecedente la crisi”. Lo afferma il segretario confederale della Cgil, Agostino Megale, che aggiunge: “serve una manovra vera, un cambiamento radicale da parte del governo che deve affrontare la crisi con altri strumenti e altre prospettive perchè finora ha fatto pochissimo, quasi zero, e il peggio della crisi non è per nulla alle nostre spalle".

"Gli effetti sull’occupazione - aggiunge Megale - si faranno sentire almeno fino a tutto il 2010, con una disoccupazione che potrà arrivare al 10,5%, con un milione di posti di lavoro perduti. Ecco perché per quanto ci riguarda si potrà parlare di superamento della crisi solo quando si cominceranno a ricreare nuovi posti di lavoro”.

“Per questo - conclude Megale - domani saremo in piazza per chiedere a gran voce   misure per sostenere l’occupazione, i redditi di lavoratori e pensionati e misure per rilanciare l’economia”.

Tra le richieste principali della Cgil: il rafforzamento degli ammortizzatori sociali con il raddoppio della durata della cassa integrazione ordinaria (da 52 a 104 settimane) e dell'indennità di disoccupazione (da 8 a 16 mesi); la rivalutazione del reddito di chi è in cassa integrazione; un sostegno più forte ai giovani non tutelati.