Piano del lavoro e Carta dei diritti, sono queste le direttrici e gli obiettivi della Cgil dei prossimi mesi. A tracciare il percorso è il segretario confederale Tania Scacchetti, aprendo al Teatro Brancaccio di Roma l’Attivo nazionale dei quadri e delegati. Titolo dell’appuntamento: “Dal decreto alla legge, la nostra sfida continua per conquistare la Carta dei diritti universali del lavoro”. L’Attivo si svolge nel corso della mattinata, lo conclude il segretario generale Susanna Camusso.

“La sfida per i diritti è iniziata molti mesi fa, con migliaia di assemblee e la raccolta di firme per la Carta e i referendum” spiega Scacchetti: “Era la sfida di un’utopia possibile. La rottura del senso di isolamento e di solitudine prodotti dalla riduzione delle tutele e dalla crescita della precarietà, accentuati dalla crisi e dall’assenza di lavoro”. L’azione della Cgil “si è dunque spostata da difensiva a propositiva. Ciò per cui lottiamo è la ricostruzione di un orizzonte diverso, di un modello di società che consideri il lavoro valore sociale, realizzazione di sé, diritto”.

L’Attivo nazionale di oggi, dunque, segna proprio il desiderio della Cgil di non fermarsi, bensì di “continuare la mobilitazione, partendo proprio dal Piano del lavoro e dalla Carta, per un paese diverso e migliore”. Un coinvolgimento che ha conseguito “una prima straordinaria vittoria” con il decreto del governo (e il successivo voto della Camera) su voucher e appalti: “Una vittoria – dice Scacchetti – di cui dobbiamo essere tutti orgogliosi. Un successo dei delegati, degli attivisti, dei funzionari, di coloro che in questi mesi ci hanno messo impegno e fatica, ma anche un successo di tutti i cittadini che ci hanno sostenuto”.

Ponendo l’attenzione su voucher a appalti la Cgil “ha parlato di un mondo troppo spesso dimenticato, ma che è la parte di lavoro più cresciuta, e nello stesso tempo la più debole nella tutela, anche della propria condizione di dignità”. Sui voucher, in particolare, Scacchetti ha invitato tutti a “smascherare la propaganda di questi giorni, che sta facendo apparire la Cgil come quelli che vogliono favorire il lavoro nero e non aiutano i giovani”. I voucher, ha ribadito, “non hanno mai fatto emergere il lavoro nero, semmai lo hanno coperto. Con i voucher un lavoratore perde anche la titolarità sociale di essere un lavoratore, sono diventati la nuova frontiera della precarietà”.

La battaglia referendaria della Cgil ha fatto sì che dopo anni “il lavoro, che era stato rimosso dalla discussione pubblica, sia tornato al centro del dibattito di questo paese”. Scacchetti sottolinea che il lavoro oggi “non è più considerato solo come una merce, subordinato alle logiche delle imprese, come invece è stato visto e raccontato negli ultimi vent’anni. Un errore della politica, anche a sinistra, che ha considerato ineluttabile accompagnare le politiche liberiste, perdendo l’idea del radicamento nella vita concreta delle persone”.

È dunque il tempo di sostenere con forza la proposta della Carta dei diritti. “Una proposta straordinaria e organica, dopo anni di interventi normativi confusi, che propugna un’alternativa concreta alla visione liberale e liberista” conclude il segretario confederale Tania Scacchetti: “Una legge di rango costituzionale, che definisce un perimetro di diritti universali e inviolabili indipendentemente dalla tipologia di lavoro, tenendo insieme ciò che nel tempo è stato frantumato e diviso. Ottenere la carta significa cambiare la cultura in Italia: non è un obiettivo a portata di mano, ma alla Cgil piace guardare al futuro”.