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L'obiettivo è che il governo si sieda al tavolo e confermi gli investimenti, togliendo di mezzo gli esuberi e dando mandato al nuovo commissario straordinario, fresco di nomina, Vincenzo Nicastro, di mantere il patrimonio industriale di Piaggio Aerospace. Sindacati e istituzioni liguri si preparano all'importante appuntamento di venerdì 7 dicembre al Mise con aspettative molto chiare. Tra queste, la priorità numero uno è il pagamento immediato degli stipendi di novembre per i 1.200 lavoratori di Piaggio Aero.
Certo, l'incontro non parte con I migliori auspici, visto l'orario di convocazione, le 17.30. Un orario “da happy hour” più che da trattativa serrata per salvare il futuro di una importantissima realtà industriale, hanno osservato i sindacati, che hanno chiesto, insieme al governatore della Liguria Toti, di anticipare l'incontro.
Nei giorni scorsi Fim, Fiom e Uilm si sono confrontati con la Regione Liguria per stilare un documento condiviso: “Oltre all'immediato pagamento degli stipendi – spiega il segretario Fim Cisl di Genova Alessandro Vella – chiediamo fin da subito un piano credibile di sviluppo industriale che traguardi il futuro prossimo dell'azienda, insieme allo sblocco immediato del finanziamento di 766 milioni per il programma previsto del P2HH”. Critico il segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro: “A Piaggio Aero serviva un commissario che affrontasse la questione industriale e la salvaguardia dell'occupazione, ma il governo ha scelto un avvocato con esperienza in Unicredit, non si risolve con la finanza un problema industriale. Non è un buon segnale”. Manganaro avverte il governo: “È responsabile di tutto ciò che succederà nei prossimi giorni rispetto futuro dei lavoratori e delle loro famiglie”.
“La mobilitazione di questi giorni dei lavoratori della Piaggio Aerospace merita una risposta da parte del governo su quelle che sono le prospettive di un'azienda così importante per l'Italia”. Ha detto il segretario confederale della Cgil nazionale Maurizio Landini: “Al commissario dovrebbe essere affidato un compito chiaro e preciso: dare alla Piaggio un nuovo assetto proprietario forte e credibile”.
Per Landini “lo Stato si dovrebbe assumere le proprie responsabilità attraverso le sue partecipate, a partire da Leonardo, senza ricorrere a soluzioni deboli e improvvisate. Mentre il governo dovrebbe decidere sui finanziamenti delle commesse da troppo tempo in sospeso”. In conclusione, il segretario confederale Cgil evidenzia che “allo stesso tempo è necessario salvaguardare l'occupazione e i salari dei lavoratori. Solo su queste basi si potrà aprire un confronto serio e proficuo. In ogni caso la mobilitazione proseguirà fino a quando questi risultati non saranno raggiunti”.