Sulla vicenda Piaggio Aero "è necessario che avvenga un confronto vero, non è accettabile che l’azienda si limiti a ribadire unilateralmente le proprie intenzioni, garantendo solo formalmente la propria disponibilità a discutere,  ma rifiutandosi di trattare ogni modifica ad un piano industriale che comporterà la chiusura di due siti in Liguria e lo spostamento delle attività produttive su di un unico sito". Lo dichiara Matteo Bellegoni, coordinatore regionale della Fiom Cgil Liguria.

Il sindacato chiede "l’apertura di una nuova fase, dove la proprietà non si limiti a garantire la disponibilità ad annunciare le proprie scelte unilaterali, ma vi sia una trattativa vera, in grado di trovare quelle garanzie industriali, occupazionali e sociali, che fino ad oggi sono mancate".

"Dal confronto che avverrà al Ministero - a suo avviso - devono uscire garanzie occupazionali e reddituali per i lavoratori di entrambi i siti, così come previsto dall’accordo di programma del 2008, che deve essere rispettato ed applicato. In assenza di garanzie sul mantenimento delle attività produttive in entrambi i territori e un chiarimento sul futuro industriale di Piaggio Aero in Liguria, è necessaria una forte unità dei lavoratori di entrambi i siti, per costruire una mobilitazione di tutti i lavoratori della Piaggio Aero in Liguria", conclude.