Cgil, Cisl e Uil di Piacenza giudicano positivamente l'accordo raggiunto col Comune di Piacenza nei giorni scorsi. “Abbiamo dato collettivamente, a livello territoriale, una risposta concreta che va in controtendenza rispetto a chi vorrebbe la contrattazione con le parti sociali sempre più marginale nelle scelte strategiche”, commentano Gianluca Zilocchi (Cgil), Marina Molinari (Cisl) e Francesco Bighi (Uil), insieme ai segretari dei pensionati.

“Dopo diversi anni c’è un passo in avanti nelle relazioni sociali, con l'apertura di tavoli di confronto che giudichiamo positivamente. Con questa contrattazione siamo riusciti ad ottenere risultati importanti, a partire dal mantenimento della progressività dell'Irpef, evitando aumenti che avrebbero penalizzato le fasce più deboli della popolazione”.

Proseguono: “Non si è tagliato sulla spesa sociale e anche laddove c'erano state volontà di aumentare la quota di convenzioni con i privati alla fine si è riuscito a mantenere in seno al pubblico determinati servizi. Inoltre, non ci sono stati aumenti di tasse se non un'inevitabile ritocco dell'Imu per i comodati gratuiti”.

Viene giudicato “molto positivo” dai confederali il ripristino del fondo anticrisi finanziato per 100mila euro e un “percorso condiviso per monitorare l’applicazione del nuovo Isee per valutare insieme effetti ed eventualmente rivedere le tariffe”.

Anche sul fronte della lotta all'evasione fiscale si sono fatti passi in avanti. “Al comune potrebbero arrivare nuove risorse: abbiamo previsto un'eventuale acquisizione di personale da altri enti coinvolti nel percorso di riordino istituzionale, che saranno dedicato alla lotta all'evasione”.

Nell'accordo c'è, come noto, un protocollo a latere sulle aziende partecipate che prevede “un confronto permanente con le parti sociali” spiegano i confederali. Iren, Seta, Piacenza Expo, Farmacie comunali, Tutor sono alcune tra le principali aziende partecipate da palazzo Mercanti. “Il tavolo servirà a verificare indirizzi strategici che devono rimanere in capo agli enti pubblici, al di là di eventuali cessioni di quote libere di mercato. Abbiamo trovato un punto di equilibrio importante, e ci auguriamo – concludono i confederali - che serva da traino su tutto territorio provinciale”.