Accordo raggiunto ieri notte ad Ancona, presso la sede della Regione Marche, per la vertenza degli esuberi allo stabilimento del Gruppo Pfizer (farmaceutica) di Ascoli Piceno. Tutte le quattro sigle sindacali, Cisl, Uil, Cgil e Ugl, hanno firmato "un documento con riserva" con l'azienda americana, che prevede la diminuzione del numero degli esuberi a 70 complessivi (dagli 83 iniziali, per i quali era stata chiesta a gennaio la mobilità), e per i quali verrà chiesta al ministero la cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione, per due anni. A questo numero si devono sottrarre i lavoratori che sceglieranno di andare in mobilità volontaria e incentivata, beneficiando di ben 42 mensilità oltre a un bonus di 3 mila euro. I sindacati si sono però riservati di discutere il testo con i dipendenti della fabbrica, in una prossima assemblea. Determinante la mediazione della Regione Marche, e in particolare degli assessori Marco Luchetti e Antonio Canzian. Per il delegato Rsu della Cisl di fabbrica, si tratta "del miglior accordo che si poteva ottenere in questo momento, considerando anche che si stava andando verso il termine di scadenza della procedura di mobilità, previsto per il 9 aprile".