“La classe dirigente è ripiegata sull’opportunità e sul consenso pensando che le questioni ambientali si risolvano con atti amministrativi dovuti e conferenze stampa. La Regione Basilicata avrebbe addirittura chiesto all’Eni risorse aggiuntive sotto forma di contributo volontario per far fronte alle criticità del bilancio, credendo di affrontare la complessità della questione petrolio con queste modalità". È quanto ha affermato Angelo Summa, segretario generale della Cgil Basilicata, nel corso del direttivo regionale che si è svolto a Potenza alla presenza del segretario nazionale Cgil Vincenzo Colla.
"Sono settimane che chiediamo un incontro nazionale - ha aggiunto Summa - Noi vogliamo che l’attività industriale continui ma in sicurezza e con una visione politica sullo sviluppo del territorio, che preveda un investimento in tecnologia da parte dell’Eni, perché l’innovazione tecnologica può intervenire per ridurre gli effetti ambientali e porre le basi in Basilicata per la transazione energetica da qui ai prossimi 20 anni, vincolando le risorse allo sviluppo e non alla spesa ordinaria”.