"Ad oltre due mesi di distanza dalla pubblicazione del decreto sul fermo biologico siamo ancora in attesa dell’emanazione del decreto attuativo relativo alle modalità con cui dovrà essere riconosciuta ai lavoratori del settore la misura sociale straordinaria prevista all’interno della legge di stabilità 2016", così in una nota Fai, Flai e Uila. Che continuano: "Sono già terminati due periodi di fermo pesca relativi agli arenili compresi tra le marinerie di Trieste – Ancona e Manfredonia – Bari e a oggi sia i lavoratori che le imprese non conoscono né i requisiti per l’accesso alla misura straordinaria né tantomeno le modalità con le quali la stessa dovrà essere erogata. Inoltre, essendo una integrazione al reddito, le imprese si trovano nella impossibilità di corrispondere le retribuzioni in maniera corretta".
Tutto ciò sta creando un clima di forte tensione tra imprese e lavoratori ed è inaccettabile il silenzio dei dicasteri competenti, nonostante le diverse richieste di incontro da noi formulate nei mesi scorsi per avere indicazioni ed evitare quanto si sta verificando nelle marinerie italiane. Ribadiamo la necessità di un incontro urgente con il ministero del Lavoro e con il ministero dell’Agricoltura al fine di avviare rapidamente l’iter di definizione del decreto attuativo", conclude il comunicato.