Già da qualche anno, la Flai Cgil dell'Emilia Romagna si è prefissata di creare dei momenti di confronto tra gli addetti del settore pesca e istituzioni, associazioni, sindacati, per parlare del loro mondo e di come migliorarne le condizioni di lavoro. Si è partiti nel 2009 dalla salute e sicurezza sul lavoro, organizzando più incontri pubblici con Capitanerie di porto, Ausl, provincia e cooperative di pescatori; si è continuato, intervistando i pescatori sul loro stato di salute e richiedendo all'Inail di riconoscere loro le specifiche malattie professionali e raccogliendo firme per migliorare la legislazione nazionale sulla sicurezza.
Quest'anno la Flai ha deciso di commissionare a Ires ed a ricercatori dell'università di Udine uno studio più ampio, sulle condizioni del settore nelle coste adriatiche che si affacciano su Friuli, Veneto ed Emilia Romagna. L'ampiezza del territorio, oggetto dello studio, non è casuale: coincide, infatti, con una istanza interregionale formalizzata dal ministero dell'Agricoltura sin dal 2010, chiamata Distretto di pesca Nord Adriatico, dalla quale già da qualche anno si assumono decisioni omogenee e coordinate fra i tre assessorati regionali alla pesca e all'agricoltura.
"Come negli altri settori economici, è superfluo dire che anche nella pesca l'andamento dell'occupazione è direttamente proporzionale al buon andamento e sviluppo delle imprese. Diversamente da tutti gli altri settori economici, invece, nella pesca la retribuzione dei dipendenti è slegata dal numero di ore lavorate, ed è proporzionale al guadagno dell'impresa. Al fine di salvaguardare l'occupazione, ma anche il reddito degli addetti del settore, abbiamo ritenuto quindi necessario analizzare l'andamento delle imprese, ricercando spunti sulla loro sostenibilità, sul lavoro, e sulle strategie per svilupparle e rilanciarle", sostiene la Flai regionale.
La pubblicazione scaturita da questo studio verrà presentata dagli stessi autori, a tutte le marinerie dell'Emilia Romagna nello stesso fine settimana, in due convegni che la Flai dell'Emilia Romagna ha organizzato a Rimini, dalle ore 17 di venerdì 5 giugno, e a Porto Garibaldi, dalle ore 10,30 di sabato 6 giugno.
Al termine della presentazione da parte dei ricercatori universitari, sono già previsti gli interventi dei due comandi delle Capitanerie di Porto di Rimini e Porto Garibaldi, del vice Sindaco di Comacchio e della Regione Emilia Romagna, per bocca di un suo dirigente esperto in materia di pesca, nonchè delle associazioni cooperative che rappresentano la quasi totalità delle cooperative dei pescatori emiliano-romagnoli. Ma l'auspicio è di poter interloquire con quanti più armatori ed equipaggi dellenostre marinerie, che sono tutti invitati all'iniziativa.
A latere dei due convegni, la Flai proseguirà la campagna di interviste ai pescatori, al fine del riconoscimento delle malattie professionali del settore. Entrambi i convegni saranno conclusi dalla segretaria nazionale Flai, responsabile del settore pesca, Sara Palazzoli.
Pesca e acquacoltura: uno studio della Flai Emilia Romagna
4 giugno 2015 • 00:00