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Tre milioni le firme raccolte per i referendum e un milione e mezzo per la legge di iniziativa popolare su un nuovo Statuto dei lavoratori. Adesso il sindacato è di nuovo al lavoro per vincere ai seggi elettorali. A partire da questa mattina, dalla riunione dell’assemblea generale della Camera del Lavoro territoriale di Pesaro Urbino, prende ufficialmente il via la campagna referendaria per l’abolizione dei voucher e delle norme che limitano la responsabilità sociale negli appalti (scarica qui la tabella sui voucher nelle Marche).
L’assemblea, presieduta da Irmo Foglietta, si è aperta con un minuto di silenzio in ricordo di Nicola Denti, il sindacalista scomparso due giorni fa dopo una lunga malattia. Un uomo schivo ma rigoroso, ha detto Simona Ricci segretaria generale, che da pensionato ha sempre seguito il tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, gratuitamente. Una perdita enorme per tutto il sindacato, come grandi erano le sue conoscenze e competenze.
Tema dell’assemblea a Villa Fastiggi è stato il percorso politico e organizzativo per arrivare alla data i due referendum promossi dalla Cgil: data che non è ancora stata fissata, ma che sarà compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno. "La nostra provincia - ha sottolineato Simona Ricci - segna il record negativo, rispetto alla regione, dell’incidenza dei voucher". A questo va aggiunto che l’Inps con un generico “non classificato in realtà fornisce il dato sull’utilizzo dei voucher, dove non dovrebbero esserci". Si tratta del manifatturiero, spiega, quel settore che “negli ultimi due anni – ha visto la liberalizzazione del loro utilizzo: in quei settori nei quali i padroni hanno scoperto le 'meraviglie' dei buoni lavoro per sottopagare i periodi di prova e chissà che altro”.
Nella tabella si possono notare il dato esorbitante della provincia di Pesaro nell’utilizzo improprio dei voucher (che Inps denomina con un generico non classificato). “Sarebbe utile se l'Inps dicesse quali sono i settori non classificati”, ha detto ancora Simona Ricci. Sono un milione e mezzo di voucher venduti nel 2016 nella provincia mentre nel 2015 sono stati 1 milione e 118mila, il 33 per cento in più.
"Sugli appalti non possiamo limitarci a spiegare cosa vuol dire responsabilità solidale - ha detto ancora Simona Ricci -, ma essere in grado di raccontare alle migliaia di persone con le quali parleremo nelle prossime settimane cosa vuol dire lavorare nel sistema degli appalti e cosa significa tutelare i lavoratori, nella giungla in cui oggi si trovano".
I lavoratori degli appalti sono la parte debole del mercato del lavoro: nello specifico, la Cgil chiede che non ci siano differenze fra chi opera per una ditta appaltante e chi per una appaltatrice, ma un'uguale responsabilità in tutto e per tutto tra le due. Per ottenere questo occorre cancellare le norme che limitano la responsabilità degli appalti, difendere i diritti di tutti i lavoratori coinvolti, soprattutto nei casi, sempre più frequenti di esternalizzazione.
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