"Ormai da tempo in Perugina ci troviamo di fronte ad un comportamento arrogante dell'azienda fatto esclusivamente di atti unilaterali. Le relazioni industriali in questa realtà hanno avuto storicamente un profilo diametralmente opposto a quello che registriamo in questo periodo". La denuncia arriva dalla Rsu Perugina e dai sindacati regionali Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil dell'Umbria.
"Nestlè - scrivono sindacati e Rsu in una nota - oltre ad avere un comportamento incomprensibile sul piano strategico, che mette in discussione l'intero sistema nazionale (vedi cessione marchi Motta e Alemagna), a San Sisto, intende gestire le relazioni industriali con la legge del padrone: sulla cassa integrazione dice al tavolo 'si fa così perché lo abbiamo deciso noi'; vuole mano libera sul quando e dove collocare le ferie da godere per la flessibilità; decide unilateralmente di cambiare il sistema di controllo della fabbrica a prescindere dal parere dei lavoratori e della Rsu. Inoltre, avvia la stagione dei provvedimenti disciplinari, punitivi e preventivi, senza che questi abbiano alcun fondamento contrattuale o giuridico".
"Questa è la situazione in Perugina in questo momento - scrivono ancora Rsu, Flai, Fai e Uila - una situazione che si è esasperata nonostante i tentativi ripetuti del sindacato esterno e soprattutto della Rsu di trovare soluzioni condivise ai problemi in essere".
Per questi motivi, domattina si riunirà la Rsu di San Sisto che valuterà le iniziative di lotta da intraprendere, "incluso lo sciopero che potrebbe realizzarsi già nei prossimi giorni". Inoltre, per il 27 è previsto il coordinamento nazionale Nestlè a Milano e la delegazione di Perugia "porterà a quel tavolo tutte le problematiche emerse dall'incontro di oggi".
Perugina: rotte relazioni sindacali, si va verso lo sciopero
18 maggio 2009 • 00:00