“Le educatrici raccontano le favole, ma non ci credono”: è questo lo slogan scelto per la mobilitazione di oggi, 20 giugno, dalle educatrici del Comune di Perugia che hanno incrociato le braccia per un’ora all’inizio del turno di mattina per protestare contro la violazione del contratto nazionale e le mancate assunzioni, che compromettono il livello del servizio e mettono a rischio la sicurezza delle lavoratrici e dei bambini.
Le adesioni alla mobilitazione indetta da Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl e Usb sono molto elevate. "In nove strutture – riferiscono i sindacati insieme alle segretarie aziendali – abbiamo il 100% di partecipazione, mentre la media, secondo i dati in nostro possesso, è intorno al 70-80%. Dati che confermano la bontà delle ragioni della nostra iniziativa, che vuole contrastare le forzature e le distorsioni da parte del Comune rispetto al contratto, tanto più sapendo che a breve partirà la trattativa a Roma per il rinnovo”.
La mobilitazione non si fermerà all’iniziativa di oggi: “In mancanza di una risposta adeguata da parte dell’amministrazione, l’assemblea, già programmata per domani con le lavoratrici, deciderà ulteriori iniziative di lotta e sensibilizzazione della cittadinanza – concludono le quattro sigle –, sempre nell’interesse di un servizio pubblico di qualità e dei suoi destinatari, ovvero i bambini e le bambine di Perugia”.