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La sanità abruzzese è carente di 2.177 unità di personale, a essere maggiormente penalizzate sono soprattutto le aree interne. Questo il risultato dell'analisi condotta da Cgil Abruzzo e Fp Cgil L'Aquila, che evidenzia la mancanza di personale in tutte le quattro Asl provinciali, con una situazione allarmante per quanto riguarda l'Asl 1 Avezzano-Sulmona-L'Aquila. "In assenza di azioni concrete volte alla risoluzione delle enormi problematiche, attiveremo ogni forma di protesta e ogni iniziativa di lotta a difesa del diritto al lavoro e alla giusta retribuzione del personale" spiega il sindacato, chiedendo una tutela maggiore "per i tanti lavoratori precari che rischiano di vedersi precluso il loro diritto alla stabilizzazione, dopo anni di servizio prestato, a causa delle insufficienti risorse poste nel conto economico programmatico 2018-2020 dalla giunta regionale a copertura delle spese del personale".
Entrando nel dettaglio, Cgil Abruzzo e Fp L'Aquila indicano per L'Aquila 699 unità lavorative carenti (-17,25 per cento), per Pescara 291 unità (-8,44), per Teramo 515 unità (-14,47) e per Chieti 672 unità carenti (-12,89), con una percentuale media di carenza di personale "stimabile intorno al 13,38 per cento. Da qui una condizione assolutamente inaccettabile per la provincia dell'Aquila, che risulta essere la più penalizzata". La Cgil rileva che "a compensare parzialmente tale carenza si è ricorso in questi anni a centinaia di contratti di lavoro precari, che in molti casi vengono prorogati mese per mese, privando gli stessi lavoratori della certezza di continuità lavorativa".
Il dato, concludono Cgil Abruzzo e Fp L'Aquila, diviene ancor più allarmante "se osserviamo l'estensione territoriale delle quattro provincie, il numero degli abitanti e la densità di popolazione. Se rapportiamo il dato sul personale in servizio alla vastità territoriale, risultano per l'Aquila 0,66 unità lavorative per chilometro quadrato, per Pescara 2,56 unità, per Teramo 1,55 unità e per Chieti 1,74 unità. Si determina pertanto uno stretto legame tra sistema sanitario/assistenziale e la rete di collegamento tra i territori, carenti entrambi di una prospettiva di investimenti e sviluppo".