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Sciopero, martedì 20 novembre, dei lavoratori della cooperativa Kcs che gestisce i servizi nelle strutture per anziani Brignole e Baglietto di Genova. "Dopo quasi un anno dalla prima giornata di sciopero nei confronti della Kcs Caregiver - spiegano in una nota i sindacati Fp Cgil, Uil Fpl, Usb Lavoro Privato - i dipendenti della Cooperativa scendono in sciopero per ottenere la corretta applicazione del contratto di lavoro e contro la forte carenza di personale". Il corteo partirà dal Consiglio Regionale e arriverà presso il Comune di Genova dove i manifestanti chiederanno di essere ricevuti dalle istituzioni.
"Sette minuti per sollevare, cambiare, far fare colazione, e mettere a letto o negli spazi comuni una persona assistita nelle residenze protette. Il tutto replicato ogni giorno dell’anno, a fronte di rette e quote alberghiere sempre più elevate", denunciano i sindacati, che hanno reso così noti i problemi che colpiscono le lavoratrici e i lavoratori della cooperativa e che sono alla base dello sciopero.
Una situazione che coinvolge 200 operatori che assistono circa 300 anziani nelle strutture liguri di Rivarolo, Castelletto e Coronata, e a Baglietto di Cogoleto. “Ci sono due tipi di problematiche – spiegano Fp Cgil, Uil Fpl, Usb Lavoro Privato - da una parte quella del mancato inquadramento degli operatori sociosanitari, che vengono inquadrati come addetti all’assistenza e quindi demansionati nelle attività sanitarie. L’altra grande questione, invece, riguarda i minutaggi del personale che, per Kcs, sono calcolati in 38 ore per 52 settimane”.
Una situazione che crea problemi anche alla qualità del servizio, che progressivamente si riduce sempre di più. Da qui la richiesta di impegno alla Regione Liguria per avviare una trattativa con la cooperativa, ma anche rivedere un modello, precisano i sindacati, “come quello sui minutaggi, che svilisce l’assistenza alle persone in stato di fragilità e pone l’accento organizzativo su un profilo esclusivamente ragionieristico e di bilancio”. Per questo motivo il prossimo 20 novembre, per la seconda volta a distanza di pochi mesi, gli operatori della Cooperativa Sociale Kcs hanno proclamato sciopero.
Diego Seggi della Fp Cgil di Genova osserva come i lavoratori della Kcs, “siano costretti, a distanza di sei mesi, a scioperare nuovamente perché nonostante le rassicurazioni del Consiglio regionale e l’interessamento dell’assessore Viale non è cambiata di un minimo la situazione”. Le questioni dei duecento operatori coinvolti girano sempre intorno, osserva Seggi, “a condizioni di lavoro disagiate, a un personale sotto organico, a carichi di lavoro in aumento, mentre continua la odiosa discriminazione salariale tra personale operante nei servizi anche in possesso della stessa qualifica”. Un problema, come detto, che invece circa duecento lavoratori, a fronte di circa trecento utenti. “Una larga fetta di questi lavoratori poi, pure essendo in possesso di una qualifica da Oss, attraverso un meccanismo che punta al solo risparmio economico, non vengono retribuiti con la qualifica del contratto delle cooperative sociali ma demansionati a livello C1”. Ed è per queste ragioni che il 20 novembre incroceranno le braccia, per rivendicare diritti e servizi adeguati all’utenza.