La Conferenza delle Regioni è impegnata in questi giorni nella ricerca di una intesa per individuare i capitoli di spesa sui quali operare i tagli previsti ai bilanci regionali dalle leggi di bilancio 2015-2017.

Per Fnp Cisl,  Spi Cgil e Uilp Uil sarebbe però "inaccettabile che i tagli incidessero sulla spesa sociale e sanitaria. I fondi che afferiscono al sociale, e soprattutto il Fondo sociale e quello per la non autosufficienza, sono infatti ancora largamente inadeguati a fronteggiare un fabbisogno in costante crescita, la spesa sanitaria ha già subito drastici ridimensionamenti rispetto a quanto previsto dal Patto per la salute e già ora non è in grado di reggere l’erogazione puntuale dei Livelli essenziali di assistenza appena varati".

Per questo i sindacati dei pensionati delle tre confederazioni "auspicano che i presidenti delle Regioni prendano atto che ogni ipotesi di ulteriore taglio della spesa socio sanitaria avrebbe effetti dirompenti e quindi ritengono che si debbano prendere strade diverse".