Il Pd deve "mantenere l'ambizione maggioritaria" altrimenti può mettere a rischio "molto forte il destino del partito del riformismo italiano". A lanciare l'allarme in un'intervista al Corriere della Sera è l'ex segretario dei democratici, Walter Veltroni, secondo il quale le recenti primarie di Milano "confermano che la riduzione delle ambizioni comporta la riduzione del peso politico".

Per Veltroni comunque, ora che "questo governo è finito" ed è finito "il ciclo politico di Berlusconi", è il momento di guardare a "un'alleanza allargata sulla base del programma a chi ci sta, di cui il Pd sia il perno. E che sia la più vasta possibile'. Si deve dar vita, spiega, "a un governo istituzionale che, come il governo Ciampi, rassereni e dia sicurezza al Paese. Chi vuole votare ora è nemico dell'Italia".

"Non invoco né l'autosufficienza né l'isolamento. Il punto è la centralità, saper indicare la frontiera su cui fondare l'alternativa", afferma ancora Veltroni. Quanto al successo di Nichi Vendola, l'ex segretario del Pd dice di non aver "paura di avere altri alla mia sinistra. Se Nichi ha successo è un bene". E sui 'rottamatori' sottolinea che "l'innovazione è sempre benedetta e benvenuta. Ma non si agita l'esigenza del cambiamento di per se stessa".