“Il presidente del Consiglio ha chiesto di approvare con il voto di fiducia, la riforma del lavoro entro il 28 giugno, data di convocazione del Consiglio europeo, ‘altrimenti l'Italia perde punti’. Comprendiamo il significato di questa richiesta, ma pensiamo che sia giunto il momento di avere risposte immediate e preliminari sui temi sociali, che rappresentano oggi una vera priorità per il paese. Anche noi abbiamo qualcosa da chiedere al premier”. Lo scrivono oggi su L’Unità Teresa Bellanova e Cesare Damiano, deputati Pd. “Sul mercato del lavoro insistiamo su un punto: non è possibile non tener conto del fatto che la recessione economica andrà ben oltre il 2012. In questa situazione sarebbe opportuno, verificato il consenso delle parti sociali, far slittare almeno di un anno l'entrata in vigore della nuova Assicurazione sociale per l’impiego, che riduce pericolosamente il periodo di tutela in caso di disoccupazione. Una correzione da apportare alla Camera”.

E poi c’è la questione esodati. “La commissione Lavoro della Camera ha predisposto in questi giorni un testo definitivo e unitario, con il contributo delle organizzazioni sindacali, che si propone di superare definitivamente il problema sociale di chi si trova a dover fare i conti con una situazione angosciante e socialmente inaccettabile. Non ci possono essere persone che corrono il rischio di rimanere senza retribuzione, senza ammortizzatori sociali e senza pensione per 5 o 6 anni. Se il presidente del Consiglio, mesi fa, ha affermato che nessuno sarebbe rimasto solo, adesso non ci può ripetere che il problema ‘lo affronteremo sollecitamente’. Il governo deve passare dalle parole ai fatti, individuando adesso le risorse necessarie per la copertura finanziaria del provvedimento”.