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Cosa significherebbe per i cittadini, soprattutto i più deboli, il taglio di risorse ai patronati previsto dalla Legge di Stabilità? Che verrebbero lasciati soli di fronte a pratiche importanti come la richiesta di pensione o di invalidità, ad esempio, considerando che l'Inps ha ormai informatizzato tutto. E chi non ha il computer? Finora si e' rivolto ai patronati, ma i tagli garantiranno ancora questo servizio gratuito che ad oggi non ha alternative? Ci si dovra' rivolgere a dei professionisti, con costi aggiuntivi sui bilanci gia' magri delle famiglie italiane.
Per questo oggi i patronati CePa (Inca Cgil, Inas Cisl, Ital Uil e Acli) hanno organizzato dei presidi in tutte le piazze d'Italia e quindi anche della Lombardia per protestare contro la riduzione del finanziamento ai patronati contenuto nella Legge di Stabilità, dando vita ad una grande campagna con raccolta di firme in calce alla petizione "ti tuteliamo noi!". Al presidio di Milano, in piazza San Babila hanno partecipato anche il Segretario generale della Cgil Susanna Camusso e la Presidente dell'Inca Morena Piccinini.
Qualche dato che da' il senso della situazione: in Lombardia, solo l'Inca, il patronato della Cgil, tra il 2010 e il 2013 ha dato assistenza a 1.284.263 di cittadini e lavoratori.
Le 326 sedi dei quattro patronati INCA CGIL, INAS CISL, ITAL UIL e ACLI sparse nel territorio regionale, con i loro 632 dipendenti, hanno garantito lo scorso anno assistenza in un totale di 886.046 casi, 336.112 dei quali per prestazioni di sostegno al reddito, 212.038 per le verifiche e il sistema contributivo, 111.339 per le invalidità civili, 111.010 per pratiche di pensione, 104.184 per quelle relative all’immigrazione, 11.364 per infortuni e malattie professionali. I finanziamenti del fondo sono stati pari a 29.342.608 euro, altre contribuzioni sono state di 858.265 euro, 2.157.258 euro sono stati garantiti dal contributo fornito dall’organizzazione promotrice. La Legge di Stabilità comporterà un taglio di 11.150.191 euro.
Difendere i patronati e' difendere dunque tutele e diritti per tutti.