Per far sentire la propria voce, gli operatori dei patronati hanno scelto ciò che sanno fare meglio: lavorare per i cittadini, anche in piazza, anche di sabato, contro un provvedimento che, se venisse approvato dal Parlamento, metterebbe in ginocchio la rete dei servizi dei patronati. Questi istituti svolgono una funzione di pubblica utilità e di rappresentanza dei bisogni di tutti i cittadini per la difesa e la promozione dei diritti previdenziali e socio-assistenziali, con oltre 11 milioni di pratiche all’anno.
Perciò, il 15 novembre, in tutte le province italiane, verranno allestiti presidi per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle conseguenze ai tagli al fondo patronati e continuare a raccogliere adesioni alla petizione “No a i tagli ai patronati”, che ha già registrato oltre 380 mila firme nei primi 15 giorni: dal 29 ottobre ad oggi i sostenitori sono in media 23.333 al giorno, 972 ogni ora.
“I numerosi attestati di solidarietà e di sostegno alla mobilitazione – affermano Acli, Inas, Inca e Ital –, nonché la sensibilità espressa da tanti parlamentari, che si sono fatti promotori di un emendamento soppressivo delle norma, dimostrano quanto siano fondate le ragioni della nostra protesta contro una m isura che rappresenta un duro attacco al diritto alla tutela gratuita garantita dalla rete di solidarietà de i patronati.
L'auspicio è che si dia seguito all’impegno espresso dal Presidente del Consiglio Renzi, durante la trasmissione 'Porta a Porta' di martedì 11 novembre, per evitare che i bisogni dei cittadini diventino un mercato per i faccendieri”. I presidenti dei patronati Acli, Inas, Inca e Ital parteciperanno alle varie iniziative territoriali, secondo il seguente programma: Paola Vacchina , presidente patronato Acli, sarà a Treviso area mercato; Antonino Sorgi , presidente Inas a Palermo, in via Ruggiero VII; Morena Piccinini, presidente Inca a Milano, in piazza San Babila; Gilberto De Santis, presidente Ital a Bari in piazza San Ferdinando.
Patronati: 15/11 in 200 piazze servizi gratuiti per cittadini
Per difendere la tutela dei diritti delle persone dalla scure dei tagli al fondo degli enti, previsti dalla legge di Stabilità
13 novembre 2014 • 00:00