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Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, smorza sul nascere le aspettative su una possibile legge patrimoniale, dopo che il presidente del consiglio Mario Monti aveva lasciato intendere ieri che il governo stava lavorando in quella direzione: "Ci sono passi che stiamo facendo".
Ma oggi, 13 novembre, il sottosegretario Catricalà, ospite su Radio1 Rai, ha subito chiarito: "Le imposizioni patrimoniali che dovevamo fare le abbiamo già fatte, perché abbiamo colpito le seconde e terze case e questa è già in qualche modo una patrimoniale, abbiamo colpito i beni di lusso come le barche e le auto di cilindrata superiore ad una certa media".
"Quindi - ha aggiunto - non abbiamo adesso in mente di tornare sui patrimoni dei cittadini italiani e conto dunque di poter dare questa che secondo me - conclude Catricalà - è una buona notizia" per i contribuenti italiani.
D'altronde, già ieri il governo stesso si era sentito in dovere di puntualizzare, con una nota ufficiale di Palazzo Chigi, che "Il Presidente del Consiglio Mario Monti, intervenendo alla conferenza del Financial Times'new routes for growth', non ha affatto annunciato un intervento di tassazione sui patrimoni", ma si è limitato a spiegare le scelte fatte "non come premessa di futuri interventi". Insomma, la patrimoniale non è all'ordine del giorno.