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I 47 lavoratori di Pasta Julia, azienda di Spello (Perugia) specializzata nella produzione di pasta fresca, da lunedì 16 giugno sono in assemblea permanente con conseguente occupazione della fabbrica. Chiedono risposte sul proprio futuro alla proprietà (Pasta Julia spa) e alle istituzioni. Lo stabilimento spellano infatti negli ultimi giorni sta vivendo una fase estremamente critica, dopo l'annuncio dell'interruzione della produzione e l'obbligo delle ferie forzate di venerdì,
“I lavoratori non possono essere trattati come merce – affermano Augusto Paolucci, della Flai Cgil dell’Umbria, e Loreto Fioretti della Fai Cisl - È inaccettabile che non si trovi la strada per risolvere questa situazione. Soprattutto – affermano i due rappresentanti sindacali – non accettiamo che gli interessi dei lavoratori vengano dopo quelli delle banche”.
Venerdì 13 giugno la direzione aziendale della Pasta Julia srl (di cui è titolare l’imprenditore Nico Valecchi, che da due anni garantisce la continuità produttiva dell’azienda) ha deciso l’interruzione della produzione, collocando i lavoratori in ferie forzate, nonostante le commesse non manchino. Una scelta dettata appunto dalla situazione di indeterminatezza sul futuro dell’azienda che la Pasta Julia Spa dovrà sciogliere nei prossimi giorni.
Valecchi ha anche comunicato l’avvio di tutte le operazioni di dismissione e blocco totale delle attività produttive, con conseguente riconsegna dell’azienda. Al contempo, con una nota inviata alle organizzazioni sindacali, l’imprenditore ha reso nota la volontà di ritirare la proposta di acquisizione in concordato di Pasta Julia spa.
A motivare la scelta di Valecchi, secondo la stampa locale, ci sarebbe da ultimo l'ulteriore dilatazione dei tempi determinata dall’ingresso nella trattativa di una nuova cordata di imprenditori umbri facenti capo alla Safid che avrebbero manifestato il loro interesse in una lettera d’intenti. Di certo, entro fine mese Pasta Julia spa dovrà presentare la proposta di piano industriale al giudice fallimentare di Perugia e quindi scegliere a chi affidare la gestione del ramo d’azienda.