Al Festival dell’Economia di Trento è il giorno di Corrado Passera, il super ministro dello Sviluppo, che lancia il suo allarme utilizzando non complicati algortimi ma la tabellina del quattro. Racconta così La Stampa del suo intervento: “‘Siamo in un'Europa in cui probabilmente 50 milioni di persone o sono disoccupate o sono sotto-occupate. Moltiplicando per quattro parenti o persone che vivono insieme, diventano 200 milioni di persone’. Rapportando i numeri alla situazione italiana, il ministro calcola che ‘i problemi del lavoro toccano direttamente da 5 milioni a 7 milioni di persone. Questo contando disoccupati, cassintegrati, inoccupati, cioè chi non cerca più lavoro, e sottoccupati, ovvero chi non ha uno stipendio sufficiente a sbarcare il lunario’. Ecco, moltiplicando tale numero anche in questo caso per quattro ‘fa 28 milioni di persone: metà della popolazione’. Cifra sufficiente a creare ‘una situazione per cui con ansia, ogni giorno, mi chiedo cosa aggiungere all'agenda della crescita’, dice Passera. E, se è vero che ‘una società è molto più della sua economia’, urge cambiare passo. ‘Serve la crescita’ e ‘tanto sostenuta da essere sufficiente a rispondere alla domanda di lavoro’”.

"Una prima risposta – scrive ancora il quotidiano di Torino – dovrebbe arrivare in settimana con la presentazione del decreto sviluppo: 78 articoli che toccheranno, nelle intenzioni del governo, tutte le leve della crescita, dal credito d'imposta per l'assunzione di personale qualificato, alle misure per l'edilizia, fino alla velocizzazione del diritto fallimentare e all'estensione a tutti della Srl a un euro, finora dedicata ai giovani". Dunque l’appuntamento con il decreto, slittato più volte, dovrebbe aver luogo a giorni. Speriamo non siano le solite nozze con i fichi secchi.